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Santuario di Nostra Signora della Guardia

Santuario di Nostra Signora della Guardia

È noto che l’edificazione del Santuario di Nostra Signora della Guardia risale all’anno 1859 su progetto del geometra Luigi Viglieri del quale non sono disponibili i disegni originali; tuttavia già un decennio prima gli abitanti di Eze si erano mobilitati per la costruzione, nel loro territorio, di una cappella da dedicarsi al culto della beata Vergine.

 

 

Santuario di Nostra Signora della Guardia 1foto del 1930

Il luogo prescelto per la professione della fede mariana si trovava al di sotto del Bricco dei Corvi, più precisamente nel sito  detto “della Madonetta”, un terreno di proprietà comunale posto nelle vicinanze del Pilone che nel 1815 era stato eretto in onore della Madonna. In pratica si trattava della stessa località in cui la cappella sarebbe sorta solamente dieci anni più tardi.

Santuario di Nostra Signora della Guardia 2pilone eretto il 1815

Si conoscono anche la forma e le dimensioni di tale costruenda chiesetta, tramandatoci dall’architetto misuratore Francesco Richeri nella sua “pianta di una capella campestre a formarsi nei beni comunali di Calice denominati della Madonetta d’Ese” – datata 22 Novembre 1849. Si leggono queste informazioni in un ordinato del Consiglio Comunale di Calice nella deliberazione n. 24 del 26 Ottobre 1849, contenente diversi allegati di particolare interesse e fra questi la pianta sopracitata.

Un primo progetto prevedeva la costruzione sul monte, nelle vicinanze del Pilone dove anni prima alcuni pastorelli avrebbero avuto la visione di una Signora vestita di nero in atto di devota preghiera; altri prediligevano una località posta più in basso, perché più piana ed anche vicina al quartiere ed al paese. Riuscì a prevalere questa seconda proposta e su tale sito, nell’anno 1858 ebbero inizio i lavori, ma un infortunio mortale, che fu interpretato come un segno della Madonna affinché la costruzione dovesse avvenire più in alto, portò ad utilizzare il terreno della madonetta nelle vicinanze del Pilone (località già scelta nel 1849).

Le notizie d’archivio riprendono nel 1859 con una delibera del Consiglio Comunale del 12 Febbraio; vi si legge che il Sindaco Giacomo Massa espose all’esame dei consiglieri il desiderio di alcuni privati di far costruire, a loro spese, una cappella sul monte della madonetta, su terreno di proprietà comunale ed illustrò la richiesta avanzata dagli stessi circa il relativo permesso e la concessione del suolo pubblico necessaria. Il Consiglio Comunale di Calice, nella considerazione che la zona occupata era priva di reddito o valore e che nessun danno potevano avere i beni comunali, poiché nella circonferenza di quattro o cinque chilometri il terreno era del tutto deserto ed incapace di reddito, deliberò di concederlo gratuitamente.

Il Consiglio e l’Intendenza Generale di Savona, con una nota del 28 Febbraio 1859, concesse parere favorevole alla realizzazione del progetto, a cui seguì l’approvazione definitiva da parte della Regia Intendenza di Albenga in data 10 Marzo 1859.

A questo punto iniziò, con fervoroso slancio e grande generosità, la costruzione della chiesetta; numerosi e consistenti sarebbero stati i contributi dei proprietari della zona, di benefattori ignoti e di  persone calicesi trasferitisi in America.

Il costruttore della cappella fu un certo Maestro Piccinino, prestò la sua opera di fabbro ferraio il Maestro Croce ed eseguì i lavori di falegnameria un certo Caviglia.

Nell’estate del 1860 la Cappella era finalmente pronta, ma l’atmosfera gioiosa fu turbata dalla mancanza di una statua da esporre al culto dei fedeli. Si cercò una soluzione temporanea e si decise di avanzare domanda di aiuto alla Chiesa Parrocchiale. Il Consiglio di Fabbriceria di S. Nicolò, come da richiesta, deliberò di cedere la statua della Madonna del Carmine, sottolineando che il prestito aveva carattere provvisorio e riservandosene la proprietà in ogni tempo. Per l’occasione la statua fu restaurata, lo si rileva da un acconto versato al Parroco ed annotato nel Libro dei Conti.

Santuario di Nostra Signora della Guardia 3 in realtà "Madonna del Carmine"

I festeggiamenti per l’inaugurazione della Cappella furono caratterizzati da una particolare solennità ed accompagnati da vistose e spettacolari manifestazioni: lancio di palloni areostatici, sparo di mortaretti e fuochi d’artificio; era la domenica 4 Settembre 1860 e la ricorrenza della celebrazione della festa fu fissata per la prima domenica del mese di Settembre di ogni anno.

Santuario di Nostra Signora della Guardia 4interno della Cappella

Si precisa che una nuova statua della Madonna, per il Santuario della Nostra Signora della Guardia, fu acquistata nell’anno 1943 e, nell’anno 1954, la vecchia statua ritornò nella Chiesa Parrocchiale

Santuario di Nostra Signora della Guardia 5Progetto Architetto Pietro paolo Bonora

Si rese necessario provvedere ad un ampliamento, una prima volta negli anni 1926/1927 su disegno dell’Architetto finalese Pietro Paolo Bonora. (Un secondo fu eseguito nell’anno 1960)

Santuario di Nostra Signora della Guardia 7

Santuario di Nostra Signora della Guardia 6

Cappella dopo l’ampliamento del 1926

Santuario di Nostra Signora della Guardia 8

Gruppo di Fedeli Anni 1930 Circa

Santuario di Nostra Signora della Guardia 9

Santuario attuale

Tratto da “Notizie d’archivio sul Santuario di Nostra Signora della Guardia in Eze”.

Filmato realizzato da Camoirano Domenica 4 Settembre 1960 in occasione del primo centenario dell’erezione del Santuario

 
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Carlo Croce, che risiede a Montevideo, ma con profonde radici calicesi e un legame indissolubile con il nostro paese ci presenta il suo sito web dedicato al mondo dell'agricoltura

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(per l'occasione il sig. Croce ha preparato una pagina in italiano per i lettori di Calice Ligure)