Pastificio Rossi
Pastificio Rossi
Nel 1867 viene impiantata a Calice Ligure una fabbrica di pasta, o vermicelli da Giuseppe Rossi, con l’aiuto del figlio Filippo, rientrato dall’ America. Nel 1876 anche il fratello Leonardo rientra dall’America volendo investire i guadagni nell’attività famigliari, ottengono dal padre Giuseppe la cessione del’ pastificio Mi sembra interessante pubblicare interamente l’atto N° 163 del Notaio Giovanni Bernardo Rozio, del 13 Luglio 1877. Conservato in archivio di Stato di Savona
Oltre al pastificio la famiglia Rossi gestiva anche un negozio di generi alimentari, nel 1935/36 questa attività fu rilevata da Carlo Decia di Carbuta, il quale però si limitò al negozio e al panificio
Particolare della carta intestata del pastificio
Trascrizione atto Notarile
Cessione di negozio dal Signor Giuseppe Rossi
ai figli Filippo, e Leonardo.
Regnando Vittorio Emanuele Secondo per la grazia di Dio e per la volontà della Nazione Re d'Italia.
L'anno mille ottocentosettanta sette ed alli tredici del mese di luglio in Calice Ligure nella Casa d'abitazione dei Signori Contraenti N°, 254 al mattino.
Nanti di me Giò Bernardo Rozio Notaio alla residenza di Finalborgo iscritto al Consiglio Notarile distrettuale in detta Città di Finalborgo, ed in presenza dè sottoscritti testimoni sono comparsi li Signori Giuseppe, Filippo, e Leonardo padre e figli Rossi del fù Antonio commercianti, nati e domiciliati a Calice Ligure, e da me Notaio personalmente conosciuti, i quali sono amichevolmente convenuti frà loro al seguente convegno e premesso che nel venti ottobre milleottocentosessanta sette essendo ritornato dalle Americhe il detto Filippo Rossi fù impiantata una fabbrica di pasta, o vermicelli in Calice Ligure col capitale di lire duemillasettecento nel quale concorse per la somma di lire millecinquecento il padre Giuseppe Rossi, per il resto il figlio coi denari portati dalle Americhe.
Che questo commercio abbia proceduto sotto la ragione del padre pure fù esclusivamente attivato dal figlio Filippo fino al venti settembre milleottocentosettantasei Che a questa data essendo ritornato dalle Americhe l'altro figlio Leonardo Rossi, il commercio suddetto prese maggior avviamento ed attenzione, perché lo stesso ne versò lire mille duecento frutto dei suoi risparmi, e perché vi applicò la sua attività personale.
Che il padre Giuseppe Rossi desiderando far constare della verità di quanto precede, ed in pari tempo di ritirarsi dall'alea del commercio per ridursi ad una vita completamente tranquilla con quest'atto cede a detti suoi figli li Signori Filippo e Leonardo che accettano il Commercio di paste e farina che si esercitava sotto il nome del padre, d'ora innanzi procederà sotto il nome dei figli Filippo, e Leonardo, i quali si prenderanno cura di avvisare tutti i corrispondenti di questo cangiamento.
Procedendosi ad un estimo delle macchine per la fabbrica di vermicelli, e d'ogni attrezzi relativo, e della merce esistente in magazzino, dei carri, e cavalli, non che ad uno spoglio dei crediti si è d'accordo riconosciuto il tutto rileva a lire quattromillacinquecento dalle quali dedotte le due partite, che i figli vi avevano rispettivamente versato si riduce a lire seicento.
Detta cessione è fatta per dette lire seicento, che i cessionari s'obbligano di pagare al cedente loro padre frà mesi sei in rate eguali, senza interesse durante la mora.
Resta pertanto che trascorso detto termine e non fatto il pagamento vi decorrerà l'interesse del sette per cento fino al completo rimborso.
La macchina per la fabbrica dei vermicelli, la merce i crediti di negozio, ed ogni altra cosa estimata come nel precedente numero rimane di proprietà dei Filippo e Leonardo fratelli Rossi nei quali il padre trasferisce ogni ragione di dominio.
In ultimo detto Signor Giuseppe Rossi concede in locazione ai figli la Casa d'alto in basso ove attualmente è la fabbrica di vermicelli. Detta locazione è consentita per annue lire cinquanta, e durativa per anni dodeci.
Del che richiesto hò redatto quest'atto in presenza delle parti e dei Signori Vincenzo Richeri fu Luigi proprietario, e Nicolò Sanguineti in questo Comune testimoni richiesti e da me conosciuti che firmano colle parti, e me Notaio eccetto il Giuseppe Rossi per non sapere scrivere né firmare.
Quest'atto venne da me Notaio letto e pubblicato alle parti a chiara, ed alta voce in presenza dè testimoni e scritto su questo unico foglio di mio carattere contiene descritte ragion facciate quattro.
Registrazione £ 16.80
Filippo Rossi
Leonardo Rossi
Vincenzo Richeri Testimonio
Sanguinati Nicolò Testimonio
Giò Bernardo Rozio IIII Notaro
Distinta
Carta £ 1.80 - Registrazione £ 16.80 - Onorario £ 12.00 - Archivio £ 1.00 Testimoni £ 50 - Accesso £ 3. Totale £ 35.6
Giò Bernardo Rozio IIII Notaro
Pastificio
Particolare della carta intestata del pastificio
cartoline che inviavano ai clienti che segnalava il passaggio del rappresentante
cartoncino che veniva esposto sulla pasta
Ringrazio il Sig. Giovanni Peluffo per la trascrizione dell’atto